L’espressione anglosassone “build tight and ventilate right”, che tradotta significa “costruisci ermeticamente e ventila nel modo giusto” esprime assai bene i dettami della legge 10/91 in materia di risparmio energetico. Tuttavia, anche nel contesto di tale concetto costruttivo, si devono fare i conti con le inevitabili dispersioni termiche dovute alla naturale migrazione del calore dalle zone calde a quelle più fredde.
La “facciata ventilata” è espressione dello stato dell’arte di un’edilizia moderna. Considerarla come unica possibilità di riduzione di dette dispersioni non è assolutamente azzardato, se solo si pensi alla sua caratterizzazione tecnica. La facciata ventilata, infatti, nella sua più moderna accezione, comprende sia il paramento esterno (il quale, oltre ad una funzione architettonica, ha anche funzione di sbarramento alle irradiazioni solari), sia la retrostante coibentazione esterna dell’edificio, demandata essenzialmente ad una funzione di coibenza termica ed acustica.
Va sottolineato come, in ossequio ai dettami in materia di risparmio energetico, la facciata ventilata, integrata da una coibentazione termica “a cappotto”, costituisca la più sicura ed evidente soluzione tecnologica per la riduzione dei ponti termici, specialmente nel contesto della ristrutturazione e riqualificazione di vecchi edifici, ove maggiormente si riscontrano, ancor più se disabitati da tempo, importanti formazioni di macchie di umidità saliente e conseguenti muffe. E’ sufficientemente noto, infatti, come il naturale fluire del calore dall’interno verso l’esterno sia foriero di condense e conseguenti formazioni di muffe.
Ciò è causato dalla disomogeneità dell’isolamento, determinata dai cosiddetti “ponti termici”, cioè dagli interstizi dovuti alle diverse dilatazioni termiche dei vari materiali costruttivi in contatto fra loro. Una drastica riduzione di questi ponti termici può ottenersi esclusivamente con un’attenta ed integrale cappottatura dell’edificio, nel contesto di un rivestimento a “facciata ventilata”, la cui peculiarità tecnica è quella di costituire un paramento esterno, distanziato dalla struttura portante, in modo tale da consentire, oltre che una buona coibentazione esterna, la formazione di un’intercapedine idonea allo scorrimento di un flusso d’aria ad “effetto camino”.
Lastre in Cotto
Direttore di Cantiere arch. Giambattista Giannoccaro
Lastre in Composito Legno-Resine
Direttore di Cantiere arch. Giambattista Giannoccaro
Lastre in Pietra Ricostruita
Direttore di Cantiere arch. Giambattista Giannoccaro